Energie Alternative. Le energie amiche dell’ambiente.

 

Con il termine energie rinnovabili si intendono le forme di energia prodotte da risorse naturali presenti nel nostro pianeta. Sono quelle energie che permettono lo sviluppo sostenibile dell’uomo, senza che sia danneggiata in modo irreparabile la natura.

Le più diffuse fonti energetiche rinnovabili sono le seguenti:
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Il 99% dell'energia presente sul nostro pianeta viene dall'esterno e soprattutto dal sole.
L'energia derivante dall'irraggiamento del sole al suolo costituisce un serbatoio immenso di energia pulita, rinnovabile e a costo zero come materia prima.
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Il Solare Termico è una tecnologia che permette la conversione diretta dell’energia solare in energia termica, sia per la produzione di acqua calda sanitaria, che per la climatizzazione degli ambienti confinati.
L'altra tecnologia è il Solare Termico a concentrazione, che oltre alla captazione di energia termica solare a partire dalla radiazione solare incidente già presente nei comuni impianti solari termici, aggiunge un ciclo termodinamico (Ciclo Rankine) per la trasformazione dell'energia termica accumulata in energia elettrica, tramite turbina a vapore e alternatore.
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Il Solare Fotovoltaico è una tecnologia che permette la conversione diretta dell’energia solare in energia elettrica attraverso l'installazione di moduli fotovoltaici. L'impianto fotovoltaico può essere integrato con un sistema di accumulo, cioè un dispositivo in grado di raccogliere l'energia prodotta da quest'ultimo. L'impianto elettrico di casa, o della propria azienda può diventare autosufficiente e autonomo, diminuendo i costi della bolletta.
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L'energia eolica è la conversione dell'energia del vento in una forma utilizzabile di energia, generalmente grazie all'utilizzo di aerogeneratori che producono energia elettrica, tramite mulini a vento che producono energia meccanica, pompe a vento che pompano l'acqua oppure ancora vele che spingono in moto le navi. Lo sfruttamento del vento è attuato tramite macchine eoliche divisibili in due gruppi, distinti in funzione del tipo di modulo base adoperato definito generatore eolico o aerogeneratore:
- Generatori eolici ad asse orizzontale, in cui il rotore va orientato (attivamente o passivamente) parallelamente alla direzione di provenienza del vento;
- Generatori eolici ad asse verticale, indipendenti dalla direzione di provenienza del vento.
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L'energia idroelettrica è una fonte di energia alternativa e rinnovabile, che sfrutta la trasformazione dell'energia potenziale gravitazionale, posseduta da una certa massa d'acqua ad una certa quota altimetrica, in energia cinetica al superamento di un certo dislivello; tale energia cinetica viene infine trasformata in energia elettrica in una centrale idroelettrica grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina. L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di fiumi e di laghi grazie alla creazione di dighe e di condotte forzate. La produzione di energia idroelettrica può avvenire anche attraverso lo sfruttamento del moto ondoso, delle maree e delle correnti marine. In questo caso si parla di energia mareomotrice.
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L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sulla produzione di calore naturale della Terra. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali. La risorsa geotermica risulta costituita da acque sotterranee che, venendo a contatto con rocce ad alte temperature, si riscaldano e in alcuni casi vaporizzano. A causa dell'esaurimento che dopo un certo numero di anni possono subire i campi geotermici, sono stati avviati esperimenti per tentare operazioni di ricarica. Un interessante uso delle acque geotermiche a basse temperature è costituito dall'innaffiamento delle colture di serra o all'irrigazione a effetto climatizzante, in grado di garantire le produzioni agricole anche nei paesi freddi.
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Si possono definire biomasse quei prodotti di origine forestale o agricola (includendo i loro residui ed escludendo i rifiuti urbani o zootecnici), provenienti cioè da colture, energetiche o tradizionali. Le biomasse ed i combustibili da esse derivate emettono nell'atmosfera, durante la combustione, una quantità di anidride carbonica più o meno corrispondente a quella che viene assorbita in precedenza dai vegetali durante il processo di crescita. Dalla fermentazione dei vegetali ricchi di zuccheri, spesso prodotti in quantità maggiori al fabbisogno, si può ricavare l'etanolo o alcool etilico, che può essere utilizzato come combustibile. Oltre ai vegetali coltivati, anche i rifiuti vegetali e liquami di origine animale possono essere sottoposti a digestione o fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno). La biomassa viene chiusa in un digestore nel quale si sviluppano microorganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il biogas.